venerdì 18 luglio 2014

Primo maggio 2014

Sei volteggiato via 
come un rosso papavero al vento,
petali e petali sotto ai miei occhi chiusi.

Quel rosso vermiglio 
che si stampa 
nei sensi e nella mente 
permanentemente 
prepotentemente.

Non potevo più afferrarti, 
ti vedevo ma già non c'eri più. 

Rosso, 
ingrato colore della vita, 
foriero del dolore, 
foriero della morte.

martedì 8 luglio 2014

Ciò che in me era tenero e delicato,
il mondo lo ha deriso a morte,
ma indistruttibile è il mio essere,
sono pago, conciliato.
Paziente genero nuove foglie
Da rami cento volte sfrondati
e a dispetto di ogni pena
rimango innamorato
del mondo folle


Herman Hesse

mercoledì 13 novembre 2013

Quiescenza

Tornerò a formulare bei pensieri a forma di parole che meriteranno di avere un loro spazio. Intanto medito, faccio yoga e covo riflessioni. ^_^

lunedì 1 luglio 2013

Giusto così

... è giusto così e io devo accettare la realtà. Le persone non hanno né tempo né voglia di indagare, di ascoltare, figuriamoci di capire stati che non sono retaggio del loro immaginario. E io ormai inerme, osservo da un punto non ben definito dello spazio e del tempo navi che salpano per luoghi lontani senza aver la forza di sventolare fazzoletti o richiamare le imbarcazioni in porto. Forse perché il porto è ormai in disuso, non è più quel luogo sicuro dove attraccare. La guardiana vive in un faro spento che non è più di utilità a nessuno. Non sento più neanche il bisogno di scusarmi e giustificarmi: guardo, osservo e prendo atto. I piedi cementati nel terreno non mi permettono di andare avanti e neanche indietro mentre il mondo gira veloce e io resto sempre allo stesso punto. I miei periodi di eremitaggio non sono mai durati così a lungo. Di solito, improvvisamente, si faceva largo una nuova consapevolezza che mi prendeva per mano e delicatamente mi rimetteva in carreggiata donandomi uno zainetto colmo di energie rinnovate e rinnovabili. Stavolta no, non so che giro stia facendo la consapevolezza ma sta tardando a tornare. E io non riesco a staccare i piedi dal terreno senza di lei. Bloccata, in sospeso, lontana da me e dagli altri.

martedì 21 maggio 2013

TU


E' un incedere lento, il mio
su un tappeto di buia disillusione 
con il mio lunghissimo strascico di sogni,
tessuto leggero e impalpabile
rete che raccoglie pensieri a forma di fiore lungo la via

Mi volto e ti vedo dietro di me, lontano,
chino sul mio velo, raccogli i fiori
che diventano emozioni nelle tue mani
ti sento anche se non parli
percepisco i tuoi passi morbidi nella mia mente

giovedì 2 maggio 2013

Le porte

"Da me ci sono due porte, una per entrare e una per uscire. Rigorosamente divise. Dalla porta d'ingresso non si può uscire, e da quella di uscita non si può entrare. Tutti seguono questa regola. (...) C'è chi è andato via per sperimentare nuove possibilità, chi per risparmiare tempo. Qualcuno è morto. (...) La loro assenza è sempre con me. Le loro parole, i loro respiri, i motivi canticchiati a bassa voce, aleggiano come polvere negli angoli di casa mia." (Haruki Murakami)

Un volta scrissi 


"L'incombenza di chiudere un pò di porte: quelle che fanno passare troppo caldo o troppo freddo o sbattono o cigolano. E privilegiare quelle da cui filtra la luce"

dimenticandomi poi che la revisione delle porte va fatta ciclicamente.

Vorrei

Giornate più lunghe, senza Sonno
Scendere a Patti con il Tempo, elegantemente, con Leggerezza
Dare una Forma bizzarra ai Pensieri troppi seri
Catturare per la coda l'Eco delle Parole
Entrare in una Bolla di Sapone e volteggiare nell'Aria

E finalmente, riconciliarmi con l'Anima e il Mondo.